Musica e Spettacolo due mondi diversi
C’è sempre più divario tra la parola musica e spettacolo, tra chi la suona a chi ascolta o balla ma soprattutto rimane sempre più lontana la visione di un musicista rispetto alle masse.
Perché succede questo?
Bè non è difficile immaginarlo, pensiamo di venire ospitati per una sera in un ambiente diverso da quello che solitamente siamo abituati a frequentare, siamo in una convention di fisici quantistici dove i dialoghi oltre che complessi si fanno quasi incomprensibili.
Sfido chiunque anche il più affascinato nel rimanere attento e interessato dopo 30 minuti, questo perché il linguaggio si fa sempre più tecnico e “noioso” e inevitabilmente diventa uno scambio di idee e nozioni attraverso un linguaggio appunto alienante.
Quello che succede nella musica non è poi tanto diverso, immaginiamo di avere un pubblico esperto appassionato, anche di session, dove strumentisti si scambiano assoli e fraseggi!
Cosa potrà mai succedere?
Chi si é occupato nel frattempo dello spettacolo?
Quale musicista contemporaneo secondo voi è in grado di creare un perfetto connubio tra musica e spettacolo?
L.S